La genesi
PachinEat nasce da lontano

     
All'estremo sud della Sicilia, alla stessa latitudine di Tunisi, c'è il paese di Pachino, il paese più assolato d’Europa, dove il tempo sembra si sia fermato e dove si respira nelle viuzze del centro un'antica magia.
Pachino in estate è bruciato da un sole che abbacina, acceca e rende ferma, statica, antica tutta l'aria intorno.
Pachino è proprio come avete immaginato i caldi pomeriggi in Sicilia.
Poi all'improvviso si leva il vento e tutto cambia.
Se viene da terra, dopo avere attraversato tutta l'assolata campagna siciliana, senti il suo calore sulla pelle, ti manca il respiro, la testa si fa pesante, ma se viene dal mare allora i colori del paesaggio diventano tersi, intensi, delineati e netti.

     
E poi c'è il mare, un mare da intenditori riservato solo a chi ama il suo profumo salmastro, la sabbia dorata che ricorda i colori del deserto, l'acqua cristallina di un verde profondo, la salsedine sulla pelle, il vento fra i capelli.
Questa è la vera Sicilia: una Sicilia senza sfumature.
Come se non bastasse questa è una terra non solo bella, ma anche benedetta: è la terra del pomodoro.
L’acqua salmastra delle falde acquifere del sottosuolo e la vicinanza del mare influiscono sul suo sapore, il sole e il vento fanno sì che il pomodoro di Pachino sia un prodotto unico.

Ed è qui che siamo approdati nel 2000 per una vacanza estiva.

     
La prima volta che abbiamo comprato i pomodori ciliegini e datterini a Pachino, li abbiamo assaggiati ed abbiamo deciso di metterli direttamente nella fruttiera.
Quando preparavamo il sugo, la casa si riempiva di profumi inebrianti cui non eravamo abituati.
Risultato: terminate le vacanze non riuscivamo più a mangiare pomodori e passate differenti da quelli a cui ormai eravamo abituati e non riuscivamo più a fare il bagno in un mare diverso da quello di Pachino.
     
Abbiamo quindi comprato casa a Pachino e, durante una vacanza primaverile, abbiamo scoperto un nuovo pomodoro: il marinda, un pomodoro insalataro invernale che giunge a maturazione fra gennaio e giugno.
Chiudere gli occhi mangiandolo è come affrontare un viaggio spazio-temporale: il suo profumo, il suo sapore, la sua dolcezza ti catapultano in Sicilia d'estate.
Per riuscire ad affrontare i lunghi mesi invernali lontani da Pachino e dai suoi pomodori, abbiamo iniziato a fare la passata in casa.
     
Poi è nata l'idea di rendere partecipi anche gli altri di questa nostra ricchezza.

Così è nato PachinEat.

Purtroppo non possiamo condivere il divertimento e l'allegria dei giorni in cui preparavamo a casa la passata e i pomodori essiccati al sole, ma i nostri prodotti hanno lo stesso gusto, genuinità e qualità di quelli che preparavamo in quelle lontani estati e questi li vogliamo e possiamo condividere con voi.